Archeologia
Pantelleria è una delle isole più interessanti del Mediterraneo per quanto riguarda l’Archeologia. Senza dubbio questa caratteristica è uno dei motivi per cui ogni anno l’isola ospita una grande quantità di turisti provenienti da tutta Europa. Elenchiamo una serie di siti archeologici che riportano alla luce le più interessanti peculiarità delle culture che nell’arco dei secoli si susseguirono in questo piccolo fazzoletto di terra. Faremo anche un piccolo discorso a parte per quanto riguarda i meravigliosi siti archeologici subacquei.
Uno dei villaggi più interessanti dell’età del Bronzo si trovava proprio nell’odierna contrada di Mursia. Visto il suo stato quasi perfetto di conservazione, il Villaggio di Mursia può essere considerato uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo Centrale. Nonostante l’area fosse spesso minacciata dal vulcano Gelkhamar, le popolazioni preistoriche portarono avanti un notevole lavoro di livellamento e terrazzamento in modo da sviluppare coltivazioni prolifiche. In questa zona è conservato benissimo il muro di cinta e la necropoli di Sesi, mentre per quanto riguarda gli utensili sono stati ritrovati solo vasellami e piccoli gioielli. La città dei morti di Sesi si sviluppava al di là del muro di cinta. Qui sono stati ritrovati costruzioni circolari a tronco di cono adibiti a funzioni funerarie, denominati per l’appunto Sesi. Il metodo di costruzione di questi Sesi era molto semplice: vi era dapprima un paramento costruito con grossi blocchi di pietra, ai quali poi corrispondeva una struttura interna a sacco di pietrame.
Passando al periodo Romano, si vide nascere la città di Cossyra; dagli scavi nelle terre laviche sono stati recuperate dagli archeologi delle teste di statua. Si tratta di teste di Giulio Cesare e di una donna facente parte della famiglia: Claudia. Secondo vari studi le teste vennero deposte sotto terra, per riti funerari intorno al I secolo d.C., un periodo posteriore dalla fabbricazione che si stima per lo più in età Claudia. Altra testa rinvenuta in una cisterna fu quella dell’imperatore Tito, figlio di Vespasiano. In questo caso la deposizione fu ad opera dei Vandali che conquistarono il territorio intorno al VI secolo d.C.
Altro sito molto particolare è quello del Santuario del Lago di Venere. Si tratta di un tempio ionico, probabilmente costruito in epoca punica: esso era costituito da due ambienti affiancati. Una parte era molto probabilmente ornata con statue delle divinità, invece l’altra zona era adibita per i riti sacrificali. Purtroppo ancora non si hanno notizie complete sul sito poiché gli scavi sono stati interrotti a causa di problemi di sicurezza.
Da poco si è portato alla luce un altro villaggio di età tardo romanica: il Villaggio della Baia di Scauri. Lo scavo ha rinvenuto molte abitazioni ed un’intera necropoli risalente con precisione al V secolo d.C.
Oltre ad intere strutture sono stati ritrovati moltissimi oggetti interessanti di uso quotidiano, come vasellame, vari utensili, monete, aghi da rete (probabilmente era un villaggio di pescatori)….
Parlando invece di Archeologia Subacquea non possiamo non citare il Sito di Cala Gadir e quello di Baia di Scauri. Nel primo sito si trova una vera e propria miniera di anfore scoperte intorno agli anni 50, esse sono per lo più di origine punica. In zona si trovano anche due relitti databili tra il III e il II secolo a.C.
Il secondo sito ospita uno dei più importanti relitti dell’isola. Si trova a nove metri di profondità nei pressi del porto di Scauri. L’imbarcazione è di dimensioni medie e si pensa sia affondata intorno al IV secolo d.C.
Si pensa che essa fosse utilizzata principalmente per il trasporto della ceramica: ecco perché tutto intorno troviamo moltissimi resti di quello che era un prezioso carico.